Aprile 28, 2025

di Vito Discrede

Siamo a mare!
Si proprio così la Gradinata o parte di essa è a mare, in tenuta estiva per questo esordio rosanero in serie B, il giorno dopo Ferragosto.
Siamo a mare, nel clou vacanziero estivo con la calura a mille e in spiaggia; ma non si parla d’altro, del Palermo, dei ragazzi di Dionisi che in poche settimane ha rigenerato i vecchi e integrati i nuovi.
Per tutti, tifosi e addetti ai lavori, il mantra e’ unico: aviemu u squatruni!
Addirittura le quote dei bookmakers danno i nostri gia in A a leggere la quota di scommessa.
Così arriviamo a questo esordio: abbronzati e sudati si, ma col piglio e il convincimento di chi è tifoso della corazzata che paura a tutti fa.
Un pizzico di annacamento che piace pur sapendo che potrebbe nuocere, ma così è.
Siamo a mare, ma si rincasa un po’ prima, per passare la birra di freezer e sintonizzarsi su sta “Dazzona” come dice il mio vicino d’ombrellone, che informa tutti che la partita è “aggratis”.
A Brescia ci sono tutti: i tifosi loro e nostri (immancabili e bellissimi), le squadre, gli arbitri, il campo Rigamonti a noi non sempre caro; perfino il tricolore, un pianoforte, l’inno e un tenore.
Cose di lusso.
E i nostri di lusso sembrano partire, col piglio di chi essendo il più forte vuole mettere subito le cose in chiaro.
La palla ce l’abbiamo sempre noi e i bresciani e come se guardassero, forse un po’ alluccuti o aspettando.
Non si saprà mai, ma è un fuoco di paglia rosanero.
Dopo una decina di minuti la gara diventa più equilibrata, la Leonessa esce anch’essa dal guscio, e pur se I rosanero si fanno preferire, facendo la gara e avendo il pallino del gioco, lo 0-0 all’intervallo appare equo.
Serpeggia nel nostro cooling break di fine tempo, tra rosticceria tipica e “bibitaggio” assortito, un certo ottimismo condito tuttavia da una realtà che si delinea più ardua di quanto previsto: “u pani e’ duru in serie b, pi cuegghie’…..”.
Siamo a mare, ma anche su queste sponde l’adagio dell’esperto e navigato tifoso rosanero coglieranno tremendamente nel segno……
Ricominciamo benissimo, sforando il vantaggio, tutto sembra indirizzarsi nel verso giusto, siamo al minuto 50 o giù di lì…….Buio!
Si proprio così, da qui in poi solo buio, anzi solo Brescia e abbili in quantità industriali.
I ragazzi in maglia rosa spariscono dal campo, si eclissano o come dice l’amico nostro “ficiru mezza giornata!”.
Il Brescia prende di mira i nostri centrali, tagliandoli a fette in verticale e facendolo soffrire sotto gragnole di palle alte.
“Non è Borrelli, è Henry Keame, u ngrisi (l’inglese nds)!” e in effetti l’attaccante ex Frosinone di testa appare insuperabile per i nostri difensori.
E’ un crescendo lombardo, anche perché il Palermo col passare dei minuti si abbassa sempre più, pericolosamente.
E’ un tempo che sembra eterno; la speranza che passi la buriana si affievolisce in modo spietato e graduale, tra i fantasmi di un recente passato e i nostri che boccheggiano, dando coraggio e verve al Brescia che va a tutta birra (noi intanto l’abbiamo finita sia a Brescia che qui…..).
Siamo sbigottiti e increduli; e quel che è peggio che pure i nostri nel catino bresciano lo sono, tutti dai giocatori, passando per i tecnici e i componenti la panchina; tutti sorpresi o quantomeno increduli di ciò che si sta vedendo.
I cambi di mister Dionisi non cambiano il trend del match: il Palermo adesso pensa solo a difendersi e portare il punto a casa; gli uomini di Maran vi credono sempre più col passare dei minuti.
Gli ultimi dieci sono spasmodici: i locali inanellano una serie di calci d’angolo, assediando il fortino palermitano, che strenuamente resiste, rintuzzando in qualche modo tutte le sortite avversarie.
Ma al minuto 90, dopo l’ennesimo angolo e l’ennesima respinta, il rinvio rosanero viene rimandato in area a mo’ di ultima preghiera da tale Dickman (preso in giro causa traduzione del cognome per tutta la gara), sullo svolgimento dell’azione veniamo infilzati di testa da tale Adorni, esperto mestierante della caffetteria.
1-0 per loro e tutti alle case.
Lastricata e ardua e’ la via per il paradiso……(Ma no i sta maniera!)*
Siamo a mare e per il momento ci restiamo.
P.S.
Non ho tradotto l’ultima parentesi: penso che certi stati d’animo si capiscono al netto del linguaggio.
Vostro Vito

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