di Laura Giarraffa
Il Venezia lancia la sfida…e col solito goal della “domenica” interrompe, quasi definitivamente, i sogni di gloria del Palermo, proprio nel momento di maggiore entusiasmo e fiducia da parte di tutto l’ambiente.
Come spesso è avvenuto nei momenti decisivi, il Palermo viene meno… ma stavolta non tanto sul piano caratteriale.
I rosa nonostante siano stati battaglieri, soprattutto nel primo tempo, dopo 96 minuti non possono fare altro che arrendersi ad un Venezia solido, cinico che giocando con ordine, concretezza e ostruzionismo, vede adesso con occhi bene aperti la finale per approdare in serie A.
Palermo stanco dalle fatiche di venerdì con la Sampdoria, poco lucido nella gestione delle situazioni, lento ed inconcludente.
Mignani schiera una formazione molto più prudente rispetto a quella con i blucerchiati e per questo si rischia poco e niente …ok.. ma se non tiri in porta non puoi mai ottenere una vittoria rotonda necessaria in vista del ritorno.
La formazione rosanero si può quindi ben dire che è scesa in campo per non perdere…e quando si gioca con questa paura si finisce sempre con l’essere sconfitto.
Un passo falso che brucia e che smorza un po’ l’entusiasmo dei tifosi che sperano comunque che venerdì prossimo possa avvenire “il Miracolo”
Della gara col Venezia al Renzo Barbera rimarrà sicuramente impressa nella mente e nei cuori di tutti la cornice di pubblico: sublime, folta, rumorosa..ed anche la splendida coreografia della curva nord.
Quindi, se c’è ancora una possibilità, anche se è solo una…Palermo provaci!
Non è finita finché non è finita.