di Vito Discrede
E’ una Pasquetta anche di pallone.
Il calcio moderno non guarda rossi in calendario e festività una volta “comandate”.
E allora ci si organizza: rarugghie e carbonella accese gia’ prima di mezzogiorno; il piano dell’arrustuta e’ chiaro: stugghiola, mangia e bevi e puntine subito sopra; poi salsiccia, pollo e castrato.
A quel punto pit-stop per Pisa-Palermo e poi si vede.
“Stamu accura ca nni’ runanu u digestivo……”.
Non avrei mai pensato che mio cognato avesse doni da indovino e, anche se il Palermo quest’anno ne ha fatte di cotte e crude, mai potevo immaginare un secondo tempo come quello dell’Arena Garibaldi.
C’erano già state Parma, Como e Cremona, dove già in vantaggio eravamo riusciti a non portarla a casa; tuttavia si era sempre ragionato e giustificato per il lignaggio dell’avversario e per alcuni episodi controversi.
Ma a Pisa no!
I nerazzurri di Aquilani sono apparsi una buona squadra come tante in B, prova ne sia che, dopo l’inizio baldanzoso, i nerazzurri si sono ritrovati sotto 0-2 al riposo.
Il apaleml aveva subito per venti minuti e rischiato, ma superata la buriana aveva assestato un 1-2 micidiale con Brunori e Lund, con altre occasioni e un gol annullato a Di Francesco dal var per fuorigioco millimetrico.
La testa nell’intervallo era già ai carciofi, i “cacuoccili cunzati” dalla abili mani di mia moglie con olio,pitrusino,aglio e spiezi, una delizia alla brace.
E invece secondo tempo da record: 4 pappine in mezz’ora circa!!!!!!
Infatti sino all’ora di gioco stiamo ancora 0-2; ma i nostri arrancano e sbandano sin dall’inizio della ripresa, se ne accorge anche il cane che se ne va fuori all’aria aperta, lasciando il manipolo di malati rosanero davanti all’imminente naufragio.
Assistiamo a una caduta fragorosa, verticale, senza attenuanti e speranza.
Anche se in 10 riusciamo a tornare in vantaggio 2-3 a un quarto d’ora dal termine, la sensazione di poterla perdere e’ fortissima.
La nostra squadra è allo sbando fisicamente e mentalmente, si vedono errori e atteggiamenti visti e rivisti specie quest’anno; un senso di impotenza, misto a pressappochismo e impreparazione, che coinvolge tutti giocatori e mister.
Alla fine la solita beffa, stavolta ancora più amara: il Pisa prima impatta 3-3 e poi al novantesimo la vince.
Stavolta ne prendiamo 4 anziché i soliti due o tre.
La curva rosanero e’ lì sempre presente come al solito: qualcuno gli dia presto serie risposte, con 7 partite da giocare e un probabile play off così non si può continuare.
P.S.
Nonostante la delusione e la cattiva disgestione, le cacuoccile le facemmo e le mangiammo: buonissime come al solito nonostante l’amaro servito dai rosanero.