di Laura Giarraffa
Il cambio in panchina tanto desiderato è arrivato..ed al Renzo Barbera si respira un’aria fresca e nuova..per un PALERMO SAMPDORIA che, qualche anno fa, si gioco’ per raggiungere ben altri obiettivi..ma oggi è tutta un’altra storia..e non è detto che non si possa tornare a certi livelli..chissà!
Intanto, ci sono 7 partite da giocare, nel tentativo di chiudere questa stagione nel miglior modo possibile.
Mignani, arrivato da un paio di giorni, sicuramente non ha i superpoteri e non può far miracoli, però….
Si definisce ” bravo allenatore” colui che, pur seguendo un proprio orientamento tattico, cerca di attingere il più possibile dal proprio organico di giocatori per farlo fruttare al massimo.
Succede, allora, che il mister cambia modulo e rispolvera la difesa a tre, proponendo due punte e un trequartista, spazi ben coperti e reparti più compatti.
Sicuramente non un Palermo dal calcio “champagne” ma indubbiamente più vivace, più in palla, che ha creato tanto.
Un Palermo che ha corso, dimostrando una buona condizione atletica, che non si è disunito dopo lo svantaggio e che ha dimostrato di poter dare del filo da torcere ad una delle squadre più in forma di questo campionato.
Inoltre, con il modulo a due punte (finalmente!!!) Brunori non sembra essere il solito predicatore solitario nel deserto…
Messe da parte paura e sfiducia ..si può ben dire che la prova del Palermo è stata più che positiva nonostante una difesa ancora ballerina, con i suoi soliti errori, sui quali Mignani dovrà intervenire e fare le sue valutazioni.
Palermo Sampdoria: avremmo voluto tutti vincere, ma questo piccolo punticino potrebbe essere la base per un nuovo inizio, per adesso paura e orgoglio.
Certamente ci sarà da lavorare ma la strada sembra essere quella giusta.
Da adesso in poi serve sicuramente continuità e soprattutto serve tornare alla vittoria gia’ dalla prossima contro il Cosenza, avversario ostico ma inferiore, che però quest’anno ci ha già battuto in modo rocambolesco.
Forza Palermo … puoi ancora dire la tua…!
