di Vito Discrede
Una sconfitta tanto cocente quanto inaspettata, ma netta e con nessuna attenuante.
Il Palermo si liquefa’ nel secondo tempo e perde con la Ternana; una sconfitta che, al netto delle 11 gare alla fine della stagione regolare, sa di colpo ferale sulle possibilità di promozione diretta.
“Accussi’ cariu a atta ru barcuni…” (Così cadde la gatta dal balcone…..trad. per i non residenti) Ascolto mentre lascio il mio posto in gradinata; lo scenario è spettrale: facce allampanate si intruppano verso le uscite, la curva nord applaude e anche dagli altri settori alcun fiato di dissenso o contestazione.
E’ la cosa che porto via: 27mila e passa cuori appassionati che comunque sono al fianco della propria squadra, nella buona e, ieri sera nella cattiva sorte.
La partita è un flipper impazzito nel primo tempo: I rosanero partono a razzo, la vogliono sbloccare subito, mai vista una partenza così scoppiettante.
C’è l’esordio di Chaka Traore’ dal primo minuto e il talento ex Milan entra subito nei cuori dei tifosi di casa, con giocate funamboliche fatte di scatti e dribbling al fulmicotone.
La gara sembra subito incanalata coi padroni di casa che pressano e costringono l’avversario a rinculare.
Come una doccia gelata arriva tuttavia il vantaggio ospite al 10’: il Palermo perde una palla sanguinosa e sulla ripartenza ternana Gaston Pereiro fredda dal limite Pigliacelli con un diagonale chirurgico.
Il Palermo incassa il colpo e riparte, trovando il pareggio dieci minuti dopo con uno splendido tiro dalla distanza di Lund che si insacca nel sette alla destra del portiere ospite Iannarilli.
Il Palermo pigia ancora forte sull’acceleratore, colleziona occasioni e situazioni pericolose, sfiora il vantaggio più volte, ma non sfonda e si va al riposo sull’1-1, risultato stretto per I rosanero.
Ci si aspetta un assedio nel secondo tempo e invece il Palermo rimane negli spogliatoi. Sin dai primi minuti si vede che i reparti sono lunghi, che non c’è più brillantezza e corsa, che le idee sono confuse e appannate:Si è speso troppo.
Corini corre ai ripari sostituendo Traore’ e Lund molto calati fisicamente, ma gli innesti non sortiscono effetti, la Ternana prende le redini del gioco e aggredisce gli avversari.
Il 2-1 rosso verde di Pitthya e’ figlio del pressing ternano e del crollo fisico del Palermo, che perde palla malamente dando il la’ all’azione del vantaggio ospite.
Mancano venticinque minuti e ci sarebbe tutto il tempo di recuperare; ma i rosa non ne hanno più di energie e idee.
Anche gli altri cambi sono sterili, nessun effetto “EdoSoleri” stavolta.
I rosanero non imbastiscono reazione e al 74’ Luperini fa il classico gol dell’ex, approfittando dell’ennesimo strafalcione difensivo casalingo.
E’ resa a un quarto d’ora dal termine; si sprecano commenti e giudizi, tutti validi e giusti vol sennò di poi.
In molti si accaniscono sul mancato turn over a tre giorni dal match di Cremona e sull’operato di mister Corini (di nuovo sulla graticola, dopo settimane di incensamento figlio dei risultati); altri se la prendono col difensore rosanero autore di giocate sfortunate; e c’è chi lancia i suoi strali contro sfortuna e malasorte.
C’è il tempo per un gollonzo di Brunori a tempo scadutissimo, che anticipa di un biz il fischio finale.
Ascolto la sentenza sulla gatta che cadde dal balcone, cammino e mi aggiornano su classifica e risultati delle concorrenti, che fanno il loro con solidità e cinismo.
Il tragitto sino alla macchina e’ cosparso di pensieri che sportivamente fanno a pugni, tra la delusione per un risultato inatteso e fuori da ogni pronostico e la voglia di mollare sino alla fine.
Si vede molto nero stasera, del rosa quasi nessuna notizia.