di Laura Giarraffa
Al Tombolato va di scena Cittadella-Palermo, un film già visto che di bello ha poco o addirittura nulla.
Ci si aspettava di iniziare bene il girone di ritorno ed anche il nuovo anno, ma così non è stato.
Riecco il Palermo di sempre, da qui ” Un tuffo nel passato”..e si sa, anche i film più belli stancano all’ennesima replica… e noi tutti, onestamente, lo siamo perché,anche questa volta, si torna a casa con un pugno di mosche in mano.
Il Palermo, una squadra che, nonostante la pausa, i proclami pre-partita, lo spirito di volontà, tracce di piccoli progressi fatti qualche partita fa, evidenzia dei limiti sia a livello tecnico ma e soprattutto a livello mentale . . limiti, che fanno riemergere inevitabilmente, i fantasmi del passato.
Il Palermo, una squadra spesso priva di una vera e propria identità, che vive solo ed esclusivamente di vampate individuali.
Quest’ultime oggi non ci sono state , così come non c’e’ stata la volontà di imporre il proprio gioco e le proprie qualità tecniche, superiori (ovviamente) rispetto ad un Cittadella che, però, è stato più bravo e che ha saputo vincere con poco.
Non esiste inventiva, coraggio, tanto che sono tornate di moda le punizioni nella trequarti avversaria, per poi passare la palla al solito Pigliacelli..evidenti ed inspiegabili i blackout di diversi giocatori, sia in difesa sia in attacco.
Bel modo per tentare di portare a casa la vittoria!!!
A chi attribuire la colpa?
Probabilmente, a chi chiede di badare più a difendere che ad attaccare.
Si resta comunque in zona play-off ma è evidente come il Palermo, che incappa spesso in queste giornate non felici, non sia in grado di competere con le rivali dei piani alti poiché manca di cattiveria, spregiudicatezza, convinzione e soprattutto a questa squadra manca il GIOCO, che possa far divertire e far felici i propri tifosi, sia quelli davanti la TV che quelli presenti in massa sugli spalti del Tombolato.
Il calcio è uno sport che suscita emozioni e lo si ama soprattutto per questo. Ditelo a Corini!
Abbiamo tutti atteso e contato i giorni per rivedere il nostro Palermo in campo, desiderosi di tornare ad esultare, convinti di poter conquistare i tre punti..ed invece ecco il solito ” (Un) tuffo nel passato “, il ritorno alla sofferenza per una partita giocata male dai rosa che sanno sempre come deluderci, e che sanno complicarsi la vita ed anche la classifica.
Non resta che armarsi di un bel cannocchiale per cercare di vedere le prime posizioni, che si fanno, a questo punto , davvero lontane.
Chissà, magari qualche lampo dal calciomercato potrebbe trasformare questo film, già visto, dalla trama drammatica in una commedia brillante, ma non speriamoci troppo.!!!. Ed anche se stanchi noi tifosi continueremo ad amare questi colori meravigliosi, questa maglia che, anche quest’anno, risulta essere la più bella della serie B.
Amare il Palermo significa anche soffrire ma speriamo davvero che in un futuro non troppo lontano si possa tornare a sognare in grande con una squadra ed un allenatore dalla mentalità vincente.
Forza Palermo sempre e comunque!