Siamo ancora qui, a vedere una partita del nostro Palermo in quel di Terni.
Dopo la sosta e la debacle casalinga contro il Cittadella, speranzosi in un’ inversione di tendenza, promessa da mister e giocatori con un patto di ferro.
La domenica pomeriggio in tv offre di tutto in tema di sport, con alcuni avvenimenti super, su tutti la finale storica del tennis con gli azzurri in finale.
Ma il Palermo non si può tradire e noi siamo ancora qui, al di là di polemiche, critiche e crisi: per un amore mille pene e fedeltà.
Pochi secondi dal calcio d’inizio e si torna alla realtà dura e cruda: Mateju senza nessuna pressione fa uno scriteriato passaggio indietro, che innesca l’ex Falletti che mette alla frusta il pronto Pigliacelli.
Saranno passati una trentina di secondi e l’episodio sarà la foto di tutta la partita.
Ma quale cambio di rotta, ma quale reazione, ma quale prestazione!
I nostri beniamini in rosanero ci preparano la solita prestazione confusa, molle, senza idee e costrutto.
Di fronte c’è la Ternana, fresca di cambio di allenatore, con una sola vittoria in campionato e un record che la relega al penultimo posto.
Eppure sembra uno squadrone: le sfere arrivano prime su tutti i palloni, i giocatori rosso Verdi sembrano tarantolati, Falletti gioca da funambolo tra le linee, in sintesi: la Ternana fa la partita e mette alle corde il Palermo, che come al solito aspetta rendendosi anche pericolo con Mancuso.
Troppo poco, la Ternana sfiora più volte il vantaggio, con Pigliacelli chiamato più volte in causa.
Poi a sorpresa il Palermo passa:e’ scoccata da poco la mezz’ora, su corner Lucioni anticipa tutti, segna e da ex non esulta.
La Ternana accusa il colpo e il Palermo non la chiude, mancando il raddoppio po o dopo con Brunori che da pochi passi timbra la traversa.
Il pericolo scampato rinvigorisce i locali che riprendono verve, sotto immeritatamente e presagendo una ripresa a tutta birra.
E il riposo consegna una Ternana tirata a lucido; i valori della classifica sembrano ribaltati.
Il Palermo viene infilzato dalle fasce inesorabilmente: Lucchesi da un lato e Cadasola dall’altro fanno sfracelli, Falletti sembra di categoria superiore.
Solo Pigliacelli e un palo esterno negano la gioia del pari nel primo quarto d’ora della ripresa.
I rosanero, in palese difficoltà,aspettano bassissimi che passi la buriana, ma il pari e’ nell’aria e arriva puntuale.
Lucchesi prende per l’ennesima volta d’infilata l’out destro palermitano, mette un cross radente al centro che viene insaccato dal suo opposto Casasola.
Il guardialinee annulla, ma il var convalida il pari più che meritato.
Aleggia l’istinto a cambiare canale, il richiamo dell’insalatiera della Davis si fa forte.
Ma si rimane abbarbicati al Liberati con quel migliaio di meravigliosi affezionati arrivati in Umbria, tutto insieme a soffrire e sperare.
E invece gli ultimi minuti infliggo l’ennesimo supplizio: Corrado fa il ruvido in mezzo al campo e viene espulso per doppia ammonizione.
Mancano una ventina di minuti, arrivano i cambi e si aspetta l’assalto dei rosa.
Ma quando mai!
Si assiste a un finale indecoroso, col Palermo allo sbando, nella confusione più totale.
La Ternana tiene serenamente in dieci e, forse, fa male a non crederci.
Finisce coi tifosi che mandano a quel paese la squadra sotto la curva.
Il bruttissimo film in rosanero di Corini e i suoi giocatori continua, con la regia di una società che continua ostinatamente a non voler cambiare, nonostante prove al limite della decenza tecnica e temperamentale.
Prossimo ciak venerdì col Catanzaro alla Favorita.
Intanto la classifica certifica lo sprofondo rosa:
In poche giornate si e’ passato dal secondo posto al quinto, con squadre davanti che hanno messo le marce alte.
I numeri sono li, indiscutibili e oggettivi, al netto di distinguo, percorsi, promesse di prestazione e reazione, ad attestare una crisi profonda.