Aprile 28, 2025

di Vito Discrede

Minuto 93 di Ascoli-Palermo:
Abbioccato sul divano, con la palpebra calante per una partita a dir poco soporifera, con i nervi a matapollo per un Palermo abulico e senza idee e con un pari oramai all’orizzonte, spunta qualcuno in area marchigiana che spizza in rete un cross.
Ha le sembianze del Gesù di Zeffirelli in maglia rosanero.
Sogno o son desto?
L’urlo di chi e con me mi conforta: E’ Mancuso in versione Cristo si è fermato ad Ascoli che la risolve.
E dire che il pari era un risultato che fotografava fedelmente la partita.
Brutta, con pochissime azioni limpide, la gara ha vissuto di qualche sussulto in più nel primo tempo, con Aurelio che impegnava di testa viviano e l’Ascoli sfiorava il gol nel finale di tempo con Rodriguez.
In mezzo tanta corsa e poche idee da una parte e dall’altra. E un rigore assegnato al Palermo e annullato dal var.
Secondo tempo che non regalava cambio di registro anzi.
Corini provava a cambiare inerzia alla gara con ben 3 cambi. Ma nulla: i rosa non riuscivano mai ad imbastire una manovra fluida in attacco, con capitan Brunori desolato in avanti e poi sostituito nel finale da Soleri.
Le squadre rischiavano nulla e il pari si stagliava sonnacchioso (garantisco personalmente) all’orizzonte.
Poi l’apparizione con le sembianze di Mancuso, subentrato nel trittico di sostituzioni già menzionato.
Buoni i 3 punti, che proiettano il Palermo nelle zone altissime della classifica con una gara da recuperare.
Per il gioco (si può e deve fare meglio) c’è tempo, con un torneo lungo e faticoso.
Rosicano gli ascolani, ballano i Palermitani coi loro beniamini sotto la curva.
Si e’ vinto e, per ora, e’ ciò che conta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *