Aprile 28, 2025

di Vito Discrede

La gradinata ci aspetta.
Si torna nel luogo principe, dove passione e sentimento sgorgano nei modi più disparati.
La prima di campionato in casa del Palermo e’ condita dai soliti riti, andati in letargo in una serata di Maggio col Brescia, quando, tra gli improperi e i fischi, sfumarono i play off.
Si riprende da capo: maglietta d’ordinanza, motorino, orario, solito tragitto che cambierà al primo risultato negativo.
Il posto di ritrovo e’ sempre lo stesso, e le persone che lo popolano quasi.
Cambiano gli orari, oramai bizzarri, tendenti a stupire.
C’è attesa e fermento, nonostante già due gare in trasferta e un avversario sulla carta abbordabile.
Quest’anno si parte per “salire”, non ci si nasconde e quindi la pressione e’ tanta anche per noi tifosi, curiosi anche di vedere altro nuovo beniamini figli di un mercato infinito finalmente finito.
La Feralpisalo’ ha un feeling particolare con la nostra città, figlio di bei sentimenti che fanno bene nel calcio e nella vita.
Gli applausi nel riscaldamento lo testimoniano: quelle maglie coi nostri Giudici Eroi scaldano il cuore e spellano le mani.
Come quelli del minuto di silenzio per brava gente caduta incredibilmente al lavoro
Pronti via e il Palermo passa quasi subito con un tiro chirurgico dell’Insigne meno famoso in Italia ma per noi “nummaru unu”, che si infortuna di lì a poco.
La gara si incanala bene e per un periodo e’ pure equilibrata; tuttavia capitan Brunori si divora due volte il raddoppio e si va al riposo col vantaggio minimo.
Nel Palermo fa impressione la tenuta fisica di Segre e l’onnipresenza dello scozzese Henderson già battezzato dal tipo della fila sotto“breivhart ra filiciuzza”.
All’intervallo tiene banco anche il costo di bibite e ghiaccioli: una lattina 5 euro, mezzo litro d’acqua a 2…..Effetto Saudita anche al bar!
Della ripresa non c’è traccia.
Stulac (?????) la mette subito in ghiaccio, insieme a un geniale “Arrivisciu!” (e’ risorto! nds) che ne giubila il pieno ritorno tra coloro che indossano il rosanero.
Gli amici di Salo’, oramai quasi cittadini onorari, capiscono la “ventiata” (non scrivo traduzione, penso si afferri….) e non sortiscono reazione.
Da noi in gradinata, si parla un po’ di tutto: la sosta, poi Ascoli fuori e Cosenza in casa, ma dove si va a mangiare dopo la partita?
Passano in sub ordine i cambi, una mischia in area rosanero, il palo di Vasic e l’ex Felici anche lui applaudito ma poi comparsa di un secondo tempo segnato.
Ci si risveglia quando entra Di Francesco, l’acquisto last minute dalla serie A, e ne vale la pena.
Dopo pochi minuti, con Edo Soleri, confeziona il tris, al bacio: contropiede mortifero, tocchi felpati e sinistro nell’angolini a mo’ di colpo di biliardo.
Migliore esordio non poteva esserci.
3-0 e tutti a casa.
Per una sera il fiume rosanero sciama sereno di entusiasmo.
Quanto sembrano lontani il pari e i mugugni post Bari……
Potere del pallone che rotola!
Si e’ appena all’inizio, mettersi comodi e allacciare le cinture.

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