Aprile 28, 2025

di Vito Discrede

Ora si chiama Domus Arena lo stadio del Cagliari, una volta Sant’Elia ed e’ pieno, anche sotto la pioggia.
E’ sentito questo derby delle isole, un match tra due squadre in lizza per i play off, già certi per i sardi che con la guida di Sir Claudio Ranieri hanno svoltato,e puntano a una piazza d’onore per evitare il primo turno della post season.
Uno squadrone il Cagliari, costruito per andare su direttamente.
Il trio d’attacco Mancosu-Lapadula-Pavoletti (un lusso in B, come Nandez e qualche altro) mette subito alla frusta la nostra difesa, con un fraseggio dentro l’area e un tiro che Pigliatutto, pardon Pigliacelli sventa con una parata d’istinto: e’ il prologo all’ennesimo pomeriggio rosanero di “abbili” e trepidazione.
Manca Brunori, dentro Soleri; per il resto il Palermo e’ quello delle ultime gare, con Buttaro a fare da pendolo a destra.
Nonostante la forza e la pericolosità dei sardi, gli uomini di Corini se la giocano alla pari; solo dietro ogni tanto si da la sensazione di ballare, ma la gara e’ equilibrata e combattuta sotto una pioggia lenta e battente.
I rosa passano un po’ a sorpresa dopo un quarto d’ora circa, su calcio piazzato: su corner Marconi assiste di testa Segre che da pochi passi insacca, e va ad esultare sotto lo spicchio di curva dove gioiscono i circa 300 suoi tifosi, bagnati e presenti, in festa.
I sardi incassano il colpo e il Palermo sembra meglio disposto in campo, dopo un inizio così così.
Ma la gara e’ appena iniziata, e Claudio Ranieri (ex rosanero e vincitore di una Premier League) lo vede, e cambia qualcosa tatticamente.
Ma nel frattempo ci pensa la svagata difesa rosa a confezionargli un assist: verso la mezz’ora su fallo laterale, Nandez uccella la catena difensiva di sinistra smarcandosi in area e servendo un cioccolatino all’occorrente Deiola che insacca.
Neanche il tempo si godersi il vantaggio e si riparte:1-1!
Assistiamo alla ultima parte della prima frazione in trincea, noi sui divani a santiare ed accartocciare cuscini, il Palermo a subire un Cagliari ringalluzzito dal pari.
Di nuovo deiola, perso e libero in mezzo all’area, ci grazia mandando di poco fuori di testa.
Nonostante la pressione e qualche svarione di troppo si va al riposo sul pari, ma col fiatone e con la sensazione che si soffrirà eccome.
E il secondo tempo riserverà bei capitoli, intensi e amari ahi noi.
Si riparte da dove si era lasciato: Lapadula porta a scuola la difesa rosanero che mette mano alle maniere forti, incappando nelle sanzioni del mai dimenticato e arbitro Valeri.
Il Palermo arretra,resiste e quando può cerca di ripartire ; i sardi ci provano e hanno qualche buona occasione.
Tuttavia la gara e’ bloccata, una di quelle partite che possono essere decise o indirizzate da un colpo di qualcuno o fa un episodio.
Che arriva al minuto 56: il Cagliari prova a sfondare centralmente, Lapadula e Marconi fanno a sportellate e alla fine il difensore affonda il tackle.
Valeri sanziona nuovamente il rosanero (ammonito pochissimi minuti prima per un fallo vistoso) e lo espelle.
Un ammonizione che ci poteva stare, ma apparsa eccessiva e pesante alla luce dello svolgimento del match (gara maschia e intensa) e della tempistica, e che influenza pesantemente sulla partita.
Infatti la gara svolta: Corini e’ costretto a fare uscire Tutino per mettere dentro un centrale; e il Cagliari prende possesso della gara, passando otto minuti dopo in vantaggio, con una rasoiata di Lapadula in diagonale.
Mancano più di venticinque minuti alla fine, il Cagliari prova a chiuderla ma non riuscendoci, col Palermo che in inferiorità numerica tiene il campo degnamente ma non riuscendo quasi mai a impensierire i sardi.
I lanci lunghi di Pigliacelli, causa il campo divenuto pesante, i cambi di Corini e qualche tentativo di Vido fanno da cornice al finale, vittorioso per i rossoblu di casa.
Nel frattempo, si è trepidato anche per i risultati degli altri campi, che alla fine la classifica lascia il Palermo all’ottavo posto, con in mano il proprio destino!
In tanti decenni di tifoso rosanero poche volte avevo visto esultare così dopo una partita persa: magnifica follia del tifoso!
E così venerdì sera in casa una gara senza ritorno col Brescia, bisognoso di almeno un punto per non retrocedere direttamente e coi nostri ragazzi che hanno solo un risultato (a meno di una combinazione improbabilissima), la vittoria, per centrare i play off.
Si apre una settimana di passione rosanero:
allacciamoci le cinture, signori si parte!

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