Aprile 28, 2025

di Vito Discrede

E’ la partita dell’anno!
Dopo la sbornia dei play off a giugno scorso e la mitica promozione in B, la testa di ogni tifoso rosanero che si rispetti era andata subito alla gara col Frosinone.
E già all’andata in quello spicchio del Benito Stirpe il manipolo di aficionados palermitani aveva manifestato folcloristicamente di non aver dimenticato i palloni in campo del 2018, nella gara valida per andare in serie A.
Tutta la settimana e’ volata, tra articoli sulla gara e proiezioni su biglietti venduti, in modo spasmodico; le polemiche sulla trasferta a metà dei tifosi ciociari e sull’accoglienza di quello di casa hanno tenuto più banco delle analisi della partita in se, catapultando tutta la pressione sull’ambiente rosanero, col Frosinone in fondo sereno lassù con mezza A in tasca.
Si sfiorano le 30mila unità e si vede: traffico impazzito dalle 11, un fiume di macchine e persone verso la mecca, la zona limitrofa allo stadio e’ in tilt, sabato di straordinario caos palermitano, in automobile e a piedi chiunque santia (impreca in modo blasfemo nds)!
Il colpo d’occhio della Favorita e’ da urlo, gli spalti si riempiono gradatamente, bolle la pentola rosanero e l’attesa una volta tanto non e’ per un entrata diversa da quella delle squadre in campo: si aspetta il loro arrivo, quello dei supportes ciociari.
Eccoli! Sono poco più di un centinaio e vengono sistemati e compattati in uno spicchio del settore ospiti superiore.
L’accoglienza e’ fatta di fischi e sfottò e, a testimonianza che in alcuni casi il diavolo e’ meno brutti di quanto lo si dipinge, non andrà mai oltre per tutta la gara.
Gara che e’ bella, intensa e combattuta in tutti gli angoli del campo.
Le squadre di Palermo e Frosinone onorano l’impegno in modo ineccepibile, lottando e correndo su pallone, dando uno spettacolo da categoria superiore, quasi a voler rimarcare una presenza, a ribadire che la partita di pallone DEVE sempre essere per prima al centro dell’attenzione, una spanna sopra fatti di contorno.
La capolista dimostra la sua forza da subito; i nostri non arretrano di un centimentro; l’equilibrio regna sovrano e si capisce che potrà essere spezzato da una giocata da fermo o di un singolo.
E la giocata arriva, eccome: poco dopo la mezz’ora Gennaro Tutino in mezzo al campo recupera in tackle un pallone dalle grinfie della mediana gialloblù; la sfera lemme lemme viene calciata di interno da Verre di interno destro, forte e potente verso la porta avversaria.La traiettoria bella e arcuata quanto beffarda, viene accompagnata da tutti i nostri sguardi sino a finire la propria corsa sotto il sette della dell’esterrefatto Turati:
Una rete bellissima, un euro gol, un golazo per dirla alla sudamericana, un tripudio immenso, un’esultanza liberatoria!
La capolista e’ sotto e soffre l’ultimo scampolo di primo tempo, serrando le fila e arrivando all’intervallo col minimo danno.
1-0 per noi e la sensazione che sia lunga fa da contraltare alla diffusa gioia per il vantaggio tanti straordinario nella modalità quanto voluto e meritato.
E difatti la ripresa dimostra che la squadra dell’ ex ed eroe Mundial 2006 Fabio Grosso sta in vetta meritatamente.
Il Palermo si abbassa forse un po’ stanco, forse un po’ per tattica.
I gialloblù prendono il pallino del match e si portano palla e garretti residenza nella metà campo rosanero.
Arrivano le prime occasioni e le parate di Pigliacelli.
Il Palermo riparte a singhiozzo e non punge in contropiede.
Mister Corini fa dei cambi causa anche infortuni, ma la solfa e’ sempre uguale.
Il pari arriva meritato sugli sviluppi di un calcio di punizione; il rimpallo della barriera rosa viene colpito al volo da Boloca che insacca con un diagonale perfetto dal limite dell’area.
E’ il minuto 76’ e la gara sembra finire lì.
Grosso inserisce il nerboruto mediano Kone per Caso, ala guizzante e vera spina nel fianco della nostra difesa.
Il Palermo ha un rigurgito finale d’orgoglio sulle ali della spinta del suo pubblico, che sente di dover essere ancor di più accanto ai propri beniamini.
Finisce giustamente 1-1, risultato che rispecchia l’andamento della gara e anche del torneo che sin qui ha accompagnato le due squadre.
Applausi per tutti, con i giocatori in mezzo al campo; applausi per una bella partita di calcio, con protagonisti squadre,pallone e tifosi, il sale di questi sport.

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