Aprile 28, 2025

Addio ad una vera leggenda rosanero. Il calcio palermitano piange la morte di Vito Chimenti: l’ex attaccante si è spento all’età di 69 anni, vittima di un malore negli spogliatoi nell’immediato prepartita del match tra il Pomarico (squadra di Eccellenza in Basilicata in cui lavorava come preparatore dei portieri) e il Real Senise.

Vito Chimenti era nel cuore della gente di Palermo eppure in rosanero ha giocato solo due stagioni alla fine degli anni ’70 in Serie B ma quello che rimane impresso nella mente di ogni tifoso dell’epoca è l’attaccamento a quella maglia, da subito come folgorato e ammaliato di un amore infinito.

Tutte le volte che tornavi nella nostra città, mi dicevi ” Robe’ darei la vita per avere un opportunità nel Palermo” e io “Si Vito, la meriteresti non solo per il ricordo ma anche per la tua competenza.”
Si perché parlavamo tanto al telefono di giocatori, allenatori e soprattutto di tattica e li che apprezzavo la tua bravura.

Chimenti e la sua bicicletta


Chimenti e la famosa ‘bicicletta’, con cui diventò popolarissimo in occasione di una partita di coppa Italia , era il 28 Agosto 1977 contro il Napoli sotto la curva sud lungo l’out all’altezza dell’ingresso degli spogliatoi. Vito prese la palla dopo un angolo gli si fece incontro il centrale del Napoli Catellani lui mise il corpo davanti in mezzo ai piedi alzò il pallone con il tacco che come una magia scavalco’ l’avversario, fece partire una sassata che s’insaccò all’incrocio dei pali opposto (per la cronaca la gara fini’ 3-2 per il Napoli). Venne giù lo stadio i tifosi: avevano trovato il loro beniamino.

Chimenti, con quella sua andatura e il suo fisico non proprio asciutto  incantava soprattutto per la sua grinta, concretezza sotto porta e per la sua capacità tecnica.
Pupillo del presidente Renzo Barbera di cui diceva “E’ stato un padre per me” e gli occhi gli si riempivano di lacrime.

Rimane nei ricordi indelebili la stagione 79/80, con Veneranda in panchina e in particolare quel percorso straordinario in Coppa Italia quando trascino’ la squadra in finale

Vito Chimenti guido’ l’attacco rosanero, in quella storica finale di coppa Italia giocata al “San Paolo” di Napoli, il 20 giugno del 1979 contro la Juventus.

Fu proprio lui, dopo appena un minuto a segnare il gol del momentaneo vantaggio portando i rosanero a sfiorare l’impresa vanificata dai gol di Brio, a sette minuti dalla fine dei tempi regolamentari.
e di Causio, a tre minuti dalla fine dei supplementari.

Chimenti non dormiva la notte e spiego’ tante volte che il suo non ritornò in campo dopo l’intervallo era davvero a causa di un ginocchio malandato frutto di un brutto intervento di Cabrini.
Avrei giocato quel secondo tempo anche con una gamba altro che…”

Il 19 agosto 2019 il nuovo Palermo del presidente Mirri prossimo al campionato di serie D, sfido’ una squadra di vecchie glorie in una esibizione amarcord dove Vito fu ancora una volta emozionato al centro dell’attacco di quel Palermo delle “Leggende”

Chimenti a Palermo in due stagioni ha collezionato 74 presenze in Serie B e 13 in Coppa Italia e 32 reti totali

Profonda commozione tra le file del Pomorico, dove Chimenti lavorava come preparatore dei portieri e allenatore delle giovanili. 
A parlare è Rocco Di Figola, dirigente del Pomarico, che ha raccontato i drammatici istanti: “Una cosa improvvisa, avevamo appena ultimato la fase di riscaldamento prepartita e Vito, rientrando, ha avuto un malore. I soccorsi sono stati immediati, anche perché c’era l’ambulanza a bordo campo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare”.
Ciao Vito, Palermo non ti dimenticherà mai, eri orgoglioso della tua “bicicletta” e noi di te infinita leggenda rosanero.

La redazione di Sport16 esprime grande vicinanza in questo momento di grande dolore alla moglie Anna Maria, ai figli Valentino e Floriana, ai nipoti per l’improvvisa scomparsa del loro caro Vito

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